Ehi, fate attenzione devo parlarvi.
Sono il virus, non mi interessa di voi. Per me non c’è differenza tra uomo, donna o bambino, ricco o povero, potente od oppresso.
Sono il virus, quello a cui avete dato un nome preciso, e il vostro corpo mi serve per moltiplicarmi. Sfrutto la vostra ignoranza, il vostro egoismo, la vostra naturale propensione a non rispettare gli altri e, spesso, anche voi stessi.
Io non mi fermo, voi mi servite.
Vi sentite così forti e padroni di un mondo che non vi appartiene, ma non vi accorgete di quanto siete fragili difronte a me. Voi così grandi e io… invisibile, ma potente. Per molti di voi sono insignificante, ma quando entro… beh, quando entro vi accorgete chi sono in realtà.
Tenterete di fermarmi e io sfuggirò al vostro controllo. Vi costringerò a isolarvi, a pensare a ciò che perderete e a chi. Morirete soli mentre io vivrò altrove, dentro altri di voi.
Io sono il virus.
E se fossi davvero la vostra punizione?
Se fossi qui per ricordarvi che non avete diritti sulla natura e su questo pianeta?
Se fosse la natura stessa a mandarmi per difendersi, perché siete un male da estirpare?
Sicuramente molti di voi se lo saranno chiesto.
Lotterete per sottrarvi a me. Arriverete a credere di aver vinto questa guerra, ma anche quando sembrerò scomparso io ci sarò, pronto a ricominciare.
Sarò sempre in mezzo a voi.
Non dimenticatelo.
Mai.