MARE DI PLASTICA

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Andare in vacanza in posti meravigliosi come la Sardegna presume trovare spiagge pulite e acqua cristallina, eppure, questa mattina, ho fatto il bagno nella plastica.

Letteralmente.

Ci sono stati tre giorni di mare mosso a causa del vento di Maestrale e il mare ha restituito ciò che l’inciviltà umana gli ha fatto ingoiare.

Ed è stato impressionante.

Appena arrivati, vista la situazione in spiaggia, io e altre persone, ci siamo messi a raccogliere plastica ovunque. Abbiamo riempito 4 sacchi di qualsiasi tipo di plastica: cannucce, incarti di merendine, parti appartenenti a oggetti di varia natura, tappi, resti di coperture in nailon, ecc…

Abbiamo raccolto chili di plastica e, nonostante tutto, al pomeriggio ne è arrivata dell’altra.

Parlando con dei ragazzi che stavano facendo immersioni è venuto fuori che sott’acqua c’era un vero e proprio tappeto di plastica.

È evidente la necessità di ridurre l’utilizzo della plastica e soprattutto insegnare il corretto smaltimento della stessa, facendolo tutti sarà più facile.

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