Il concorso Writers Magazine si è concluso e posso pubblicare il racconto inviato per l’occasione.
Non so cosa sia successo, stavo giocando e ora è tutto rovesciato. Ricordo che correvo dietro alla palla, Sofia la tirava lontano e io andavo a prenderla.
Ora è qui davanti a me, grida cose che non capisco, come sempre del resto, è triste, lo sento dentro.
Sono in terra, non posso alzarmi, non ci riesco. Respiro male, la polvere entra nel mio naso che quasi non sente più niente, esce qualcosa dal mio corpo. Ha un colore strano che non riconosco, sento sulla lingua il suo sapore ed è cattivo.
Sofia grida e dai suoi occhi cadono delle gocce che finiscono da qualche parte in terra, non mi tocca, non mi abbraccia come fa di solito.
Accanto a lei c’è la sua mamma, Marta, è in ginocchio e mi fissa, ha uno sguardo strano. Qualcuno parla, sono due, gridano anche loro e uno lo riconosco, è Luca il padre di Sofia.
Comincio a ricordare qualcosa, capisco perché sono in terra e il motivo che non mi fa alzare. Passa tutto davanti a me. Sofia mi lancia la palla, io la recupero dall’altra parte della strada, lei mi corre in contro. Marta grida, mi giro, Sofia è ancora distante. C’è la cosa di metallo, quella che mi fa paura, lei è in pericolo, corro, devo spostarla da lì. Le salto braccio gettandola in terra poco distante da quell’essere meccanico, poi volo via nel dolore, rimbalzo e mi trovo a terra immobile.
Adesso ricordo tutto.
Sofia a Marta sono vicine.
«Mamma, Mark sta morendo. Vero?» dice Sofia, ma non so di cosa parlino.
«Purtroppo sì, è stato coraggioso.» le risponde Marta nel loro modo di parlare.
Si è avvicinato anche Luca, io e lui non siamo mai stati troppo amici, lui è il capo qui, ma sento che è triste. Anche se cerca di nasconderlo.
Guarda Sofia e Marta, poi si gira.
«Smettetela, era solo cane!» grida.
Sofia mi fissa, Marta finalmente mi tocca la testa.
Mentre arrivano il buio e il silenzio penso ancora a quello che ha detto Luca.
Io sono Mark, che cos’è un cane?
<Mi ha dato la sensazione di essere dentro la scena .è bellissimo , descritto con molta tenerezza e mi sono sentita scorrere le lacrime . Complimenti all'autore!
Grazie!